PRODUZIONE COSMASOLA
CAFÈ JERUSALEM è il titolo dell’ultimo disco dei RADIODERVISH.
Nove tracce che, entrando nella dimensione del café mediorientale, ci rivelano il carattere multiculturale di una città dove tradizione e modernità si confrontano. Un viaggio immaginifico che, grazie alla presenza dei racconti degli Hakawati, i cantastorie che animavano i caffè di Gerusalemme, rende possibile accedere con naturalezza in dimensioni fiabesche e surreali parallele. L’eredità culturale palestinese custodita nei semplici oggetti, negli eventi e nella memoria dei personaggi viene mostrata a partire dalla scoperta dell’amore verso il diverso e dall’amara consapevolezza delle difficoltà implicite, in quanto inevitabili trasformazioni hanno mutato il percorso storico di quella terra. Gerusalemme, ancora oggi, continua ad essere al centro di un conflitto singolare, ricco di simboli che condizionano la storia e la coscienza del mondo. Canzoni e brani strumentali si alternano in un affresco impressionistico ispirato ad un testo ambientato nella città contesa concepito da Paola Caridi, scrittrice e giornalista che ha vissuto a Gerusalemme per più di dieci anni. Il testo teatrale è diventato uno spettacolo, prodotto da Teatro Stabile di Genova e Suq Genova, rappresentato lo scorso marzo nel capoluogo ligure con Carla Peirolero, fondatrice e anima del Suq, e Pino Petruzzelli, che ne ha curato anche la regia.
Musicalmente il disco risponde alla scelta consapevole di procedere ad arrangiamenti con pochissime sovraincisioni per inseguire un suono vivo e diretto, quasi da orchestra che effettivamente suona in un café mediorientale.
Un leggero filo narrativo fa da collante allo svolgersi dei brani. In primo piano c’è un amore quasi impossibile tra Nura, una donna palestinese, e un ebreo appena giunto nella città Tre Volte Santa, e sullo sfondo campeggia una Gerusalemme che scivola continuamente tra una dimensione storica ed una metaforica e spesso visionaria. L’ascoltatore può immaginare di stare comodamente seduto in un antico cafè di Gerusalemme per godere di storie che si incrociano mentre sorseggia un buon caffè speziato e si prepara ad entrare in una dimensione di tempo sospeso dove i suoni e le parole provano ad evocare i ricordi sbiaditi di un mondo che ha vissuto una travolgente trasformazione a partire dagli anni trenta del secolo scorso.
ALBUM CAFÈ JERUSALEM
CAFÈ JERUSALEM is the title of the new album being released this May the 26th 2015 by the Italian based-in-Apulia band RADIODERVISH.
CAFE JERUSALEM contains nine tracks that invite the listener to enter the dimension of the café in the Middle East, revealing to us the multicultural character of a city where tradition and modernity are opposed one to the other.
An imaginative journey inspired by the tales of the Hakawati – storytellers that used to animate the Jerusalem cafes – makes possible for us to naturally access fairy-tale and surreal, parallel dimensions.
The Palestinian cultural heritage, preserved in simple objects, in events, and in the memory of the characters, is shown through the discovery of love for the different and the bitter awareness of the difficulties involved, as inevitable transformations changed the historical course of the land.
Jerusalem, even today, continues to be the focus of a unique conflict, filled with symbols that affect both the history and the conscience of the world.
The songs and the instrumental pieces are inspired by a text, set in the disputed city, conceived by Paola Caridi, writer and journalist who has lived in Jerusalem for more than ten years.
Radiodervish chose to work the arrangements with little overdub so as to pursue a lively, direct sound, reminiscing the sound of an orchestra that actually is the typical formation for cafes in the Middle East.
A light story works as narration glueing the tracks with each other progressively unfolding to the listener. In the foreground we see an almost impossible love between Nura, a Palestinian woman, and a Jew just arrived in the three-time Holy City. In the background we perceive Jerusalem that slides back and forth from an historical dimension to a metaphorical one, often visionary.
The listener could feel like comfortably sitting in an old cafe in Jerusalem, enjoying stories that intersect with each other, sipping a spiced coffee, where sounds and words evoke faded memories of a world that has been experiencing a sweeping transformation since the Thirties of the last century.
Line-up:
Nabil: Voice, Chorus
Michele Lobaccaro: Acoustic Guitars, Bass.
Alessandro Pipino: Piano, Accordion, Diatonic Accordion, Melodica, Keyboards, Chorus
Adolfo La Volpe: Oud, Electric Guitars, Saz Baglama, Portoguese Guitar, Bowed Banjo.
Pippo Ark D’ambrosio: Cajones, Frame Drums, Cymbals, Percussions, Glockenspiel